Il mondo del turismo sta attraversando un momento estremamente difficile, non solo per il calo dei viaggiatori, ma anche per la grande incertezza del futuro. La stagione passata, cominciata nel pessimismo, si è rilevata a consuntivo migliore delle aspettative. Il turismo nazionale ha sostituito, seppur parzialmente, quello internazionale, in particolare lungo la costa, mentre nell’interno della regione le difficoltà sono state molto maggiori. Per la stagione 2021 si attendono risultati in linea con quella precedente, e si preannuncia una ripresa, seppur lenta, anche per le zone più penalizzate nell’anno passato. Questa sostanziale tenuta è importante non solo nell’ottica della gestione delle imprese e nella salvaguardia dell’occupazione, ma lo è ancora di più per il sistema economico dei territori, in particolare nelle aree costiere, dove i posti letto nei campeggi e villaggi turistici raggiungono quasi il 60% dell’intera offerta delle strutture ricettive.
La strada percorsa porterà verso una ripresa stabile e, nell’arco di un paio di stagioni, anche gli stranieri torneranno in pianta stabile. Ma non sarà un percorso indolore: la ripresa richiede un impegno di tutti, in un lavoro comune che deve vedere le imprese affiancate, ascoltate e sostenute da Stato e Regione.